Shooter. Punto di impatto (Segretissimo) by Stephen Hunter

autore:Stephen Hunter [Hunter, Stephen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-11-30T12:00:00+00:00

22

Nick reagì all’istante; ma Bob fu ancor più rapido di lui.

— Non farlo, amico — disse, spianandogli contro la Colt .45 all’altezza del petto. La voce di Bob era perfettamente calma e altrettanto determinata.

Nick aveva portato di scatto la mano sul calcio della sua Smith & Wesson, serrandolo tra le dita. Il suo tempo di reazione era eccellente, rispetto agli standard dell’agenzia federale, ma Bob l’aveva preceduto di almeno tre decimi di secondo.

Nick alzò lentamente le mani.

— Ehi, che... — fece Howard.

— State buoni e tranquilli, ragazzi. Anche lei, signorina. Sono venuto solo per riprendermi Mike, il mio vecchio cane, e non credo proprio che valga la pena di lasciarci la pelle per un cane ormai morto da più di un mese. Dico bene, Memphis?

La sua voce aveva un suono stranamente gioviale.

La ragazza dietro il bancone arretrò, spalancando gli occhi. Howard, nel frattempo, stentava ancora a rimettersi dalla sorpresa.

— Chi...

— Howard, è lui, è Swagger. Ci ha fregati... Era una trappola. Non è così?

— Attento a non fare fesserie, tu, con la faccia da vecchio fessacchiotto. Tira fuori la pistola con la sinistra, lentamente, e posala qui sul bancone, come ha fatto il tuo amico.

— Swagger, tutto il complesso è circondato dai miei uomini...

— Poche chiacchiere, fai come ho detto.

Nick rimase di stucco, di fronte alla calma di Bob.

Howard tirò fuori la sua grossa Model 19 e la posò delicatamente sul bancone.

— Signorina, prenda quelle due pistole dalla canna e le metta lì dentro, nel cestino della cartaccia.

La ragazza obbedì, tremando di paura.

— Adesso, signorina, si accucci per terra vicino al muro, con le mani sopra le orecchie, e rimanga immobile. Se sente sparare, resti dov’è. Se sta lì tranquilla non le capiterà niente.

La ragazza, una bionda scipita e brufolosa, fece come le era stato detto.

— Swagger, desisti — disse Howard. — Non ce la farai mai. Se non ti prendiamo oggi, ti prenderemo domani. Ci sono migliaia di uomini, qui, apposta per questo.

— Chiudi il becco — ribatté Bob. — Adesso verrete tutti e due con me, sorridendo come se fossimo vecchi amici, precedendomi di qualche passo. Ricordatevi che potete trovarvi tre pallottole in corpo senza sapere neanche come. Adesso andiamo. Percorreremo tre corridoi e poi gireremo a destra. Tu, Memphis, dirai all’uomo che incontreremo lì, e che dovrebbe essere il dottor Nivens, di consegnarci il cane, perché dobbiamo inviare il cadavere a Washington per altri accertamenti. Sarai tu a portarlo in braccio. Poi prenderemo il mio furgoncino che è parcheggiato qui fuori e ce ne andremo. Vi conviene rischiare la pelle solo per un cane? Credo di no.

— Swagger, abbiamo sei squadre di pronto intervento qui intorno, ciascuna squadra è composta da sei uomini. E possiamo far arrivare un nucleo SWAT nel giro di tre minuti. Abbiamo elicotteri e cani. Non ce la farai mai. Non saresti dovuto tornare qui.

— Sono venuto per seppellire il mio vecchio cane, e nessuno potrà impedirmelo. Andiamo.

Si incamminarono, con Nick e Howard che precedevano Bob con aria impacciata, ed entrarono nell’edificio.

— Di qua, adesso, a sinistra.

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